Biagioni A., Corsi F., Pezzo F., Tassi F. – Pinete costiere e necessità di conservazione forestale, faunistica e paesaggistica. Il Tombolo di Grosseto

doi 10.4129/2cis-ab-pin

Citazione/Citation
Biagioni A., Corsi F., Pezzo F., Tassi F., 2015 – Pinete costiere e necessità di conservazione forestale, faunistica e paesaggistica. Il Tombolo di Grosseto. In: Atti del II Congresso Internazionale di Selvicoltura. Progettare il futuro per il settore forestale, Firenze, 26-29 novembre 2014. Firenze: Accademia Italiana di Scienze Forestali. Vol. 1, p. 329-336. ISBN 978-88-87553-21-5. http://dx.doi.org/10.4129/2cis-ab-pin

Titolo: Pinete costiere e necessità di conservazione forestale, faunistica e paesaggistica. Il Tombolo di Grosseto
Title: Coastal pinewoods and the need of forest, wildlife and landscape conservation. The “Tombolo” of Grosseto

Riassunto: Le pinete litoranee italiane negli ultimi decenni sono insidiate dalla pressione antropica, dalle attività turistiche e dai parassiti, ma anche da interventi forestali ad alto impatto ambientale; inadatti alla loro stabilità, alla rinnovazione naturale, alla conservazione della biodiversità e al profilo paesaggistico. La gestione e i progetti sulla Pineta del Tombolo di Grosseto ben rappresentano l’inadeguatezza di questo tipo di approccio forestale con interventi di alto impatto, come la soppressione del sottobosco e il taglio a raso, che riducono la complessità raggiunta nei secoli da una pineta archeofita (Gabbrielli, 1993), probabilmente indigena, e tendono ad un assetto boschivo completamente artificiale, coetaneo e geometrico, che non rappresenta le caratteristiche estetiche di grande pregio del paesaggio maremmano. Questo intervento ha lo scopo di mettere in rilievo il valore naturale e culturale di questa pineta analizzando nel dettaglio la sua origine, l’importanza del suo sottobosco, una sua peculiarità quale la presenza di orchidee selvatiche e le presenze faunistiche di rilievo. Sulla base di queste informazioni si suggerisce un nuovo approccio gestionale ispirato alla Silvicoltura Sistemica (Ciancio 2002; 2011) e consono ai principi della biologia della conservazione.

Summary: Over the last decades Italian coastal pinewoods have been affected by human pressures such as tourist activities, but also by high impact forest management interventions unsuitable to their stability and to the natural regeneration and preservation of biodiversity and landscape. The management of the Tombolo of Grosseto Pinewood reflects the inadequacy of the silvicultural approach, which involves high impact interferences as the suppression of underwood by shaved cut. These interventions reduce the complexity achieved over the centuries by an archeophyte pinewood (Gabbrielli, 1993), probably indigenous, and change it in a completely artificial forest structure, coeval and geometric, that does not represent the particular aesthetic character and the huge value of the Maremma Countryside. The aim of this paper is to underline the natural and the cultural value of this pinewood and analyze in details its origins, the importance of the underwood, one of its peculiarities such as the presence of wild orchids, and the remarkable fauna. Because of these information we suggest a new management approach inspired to the Systemic Silviculture (Ciancio, 2002, 2011) and consistent with the principles of the conservation biology.

Parole chiave: pineta litoranea, biodiversità, rinnovazione naturale, selvicoltura sistemica.
Keywords: coastal pinewoods, biodiversity, natural regeneration, systemic silviculture.

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