Pelleri F., Ferretti F. – Relevance of secondary forest successions and their possible management

doi 10.4129/2cis-fp-rel

Citazione/Citation
Pelleri F., Ferretti F., 2015 – Relevance of secondary forest successions and their possible management. In: Atti del II Congresso Internazionale di Selvicoltura. Progettare il futuro per il settore forestale, Firenze, 26-29 novembre 2014. Firenze: Accademia Italiana di Scienze Forestali. Vol. 1, p. 558-564. ISBN 978-88-87553-21-5. http://dx.doi.org/10.4129/2cis-fp-rel

Title: Relevance of secondary forest successions and their possible management
Titolo: Rilevanza delle successioni secondarie e loro possibile gestione

Summary: According to FAO, a 12.9% crop land decrease was registered in Europe from 1965 to 2001 and it was particularly evident in Italy (-29.7%). Besides, FAO stated a further reduction of forest (-1.7%) and cropland (-3.1%) from 2000 to 2013. Over the same period, forest land increased of 0.7% at European level confirming the positive trend occurred over previous decades. The abandonment of marginal land became established since mid 1900 and allowed the increase of forest lands due to secondary successions and reafforestation. Such an important phenomenon shows positive and negative effects, both on forest management and landscape planning. The spreading of secondary successions and, particularly, of shrubland, increases the biomass stock as well as the risk of wildfires. Rural areas abandonment and lack of maintenance of hydraulic infrastructures increase mountainside instability, but a higher forest land coverage reduces and controls erosion. The changes from cropland and rangeland to forest and shrubland reduce landscape diversity but shrublands are particularly rich in biodiversity. Other aspects are: the increased carbon sequestration capability of secondary successions and the interesting opportunity of valuable timber production, (e.g. annual increment of ash-sycamore stands can reach 10 m3ha-1yr-1.). An analysis of the European and Italian situation is reported, highlighting strength and weakness of these new woodlands and the role that an adequate management can play.

Riassunto: Secondo FAO, dal 1965 al 2001 in Europa le superfici agricole si sono ridotte del 12,9%, particolarmente in Italia (-29,7%). Sempre secondo FAO, a livello globale, dal 2000 al 2013, la superficie forestale (-1,7%) e quella agricola (-3,1%) si sono ulteriormente ridotte; mentre in Europa quella forestale è aumentata (0,7%), concordemente con quanto avvenuto nei decenni precedenti. L’abbandono delle aree agricole marginali, originatosi a partire dagli anni ‘50, ha determinato il progressivo aumento delle superfici forestali dovuto all’imboschimento spontaneo e all’attività di rimboschimento. Un fenomeno così rilevante ha effetti positivi e negativi, spesso ambivalenti, sulla gestione forestale e territoriale. La diffusione delle neoformazioni forestali, in particolare di aree ad arbusteti, può aumentare il rischio di incendio, d’altra parte accresce la quantità di biomassa. La mancanza del presidio umano e l’abbandono delle sistemazioni idrauliche di aree agricole portano ad un progressivo aumento dell’instabilità dei versanti, viceversa la maggiore copertura del suolo riduce e controlla fenomeni erosivi. La progressiva chiusura di aree aperte porta ad una progressiva omogeneizzazione del paesaggio con perdita di diversità e di sistemi tradizionali di uso del suolo, d’altra parte le formazioni ad arbusteti sono assai ricche di biodiversità. Ulteriori aspetti sono l’aumentata capacità di stoccaggio del carbonio e le potenzialità produttive – in particolare di legname di pregio – di parte di queste neoformazioni con incrementi medi anche di 10 m3ha-1yr-1. Si analizza la situazione europea ed italiana evidenziando punti di forza e di debolezza di queste formazioni ed il ruolo che può giocare una corretta gestione.

Keywords: land cover change, secondary succession, silviculture, forest management, landscape.
Parole chiavecambiamenti di copertura del suolo, successioni secondarie, selvicoltura, gestione, paesaggio.

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