Schema di standards di buona gestione forestale per i boschi appenninici e mediterranei
(SAM – Standards Appenninici e Mediterranei)
Promotori dell’iniziativa
Un gruppo di lavoro costituitosi su base volontaria presso l’Accademia Italiana di Scienze Forestali rappresentato da soggetti provenienti dal mondo della ricerca.
Obiettivo
Razionalizzare in un sistema di valutazione (Standard) requisiti di ‘buona’ gestione forestale per i boschi Appenninici e Mediterranei (SAM), che abbiano come principio fondante l’efficienza del sistema biologico bosco.
Ambito d’applicazione
Proprietà o comprensori forestali di dimensione variabile da piccole aziende a comprensori forestali di area vasta (50.000-150.000 ha).
La superficie forestale dei boschi appenninici e mediterranei afferisce, infatti, in larga parte a proprietà private e, secondariamente, a demani comunali. Tra boschi di proprietà privata, una quota consistente è rappresentata da aziende agricolo-forestali con superficie tra 5 e 100 ha e il resto da una miriade di proprietà caratterizzate da ridottissime dimensioni aziendali.
La variabilità dimensionale dello scenario gestionale di riferimento si riflette in standard che si rivolgono, implicitamente, a due principali livelli di scala popolamento e paesaggio forestale.
Contenuti: specificità
Elemento distintivo di SAM vuole essere l’attenzione alle principali peculiarità e criticità della gestione forestale negli scenari in oggetto, legate:
– all’estrema variabilità dei tipi colturali prevalentemente legati alla forma di governo a ceduo;
– alla diffusione di formazioni vegetali d’origine naturale dinamicamente collegate al bosco (arbusteti, macchie rupestri, formazioni riparie, pascoli), che contribuiscono ad accentuare la diversità ambientale nelle proprietà o nei comprensori forestali e devono essere considerate parte integrante dello scenario di gestione forestale;
– alla presenza d’importanti realtà produttive legate ai popolamenti specializzati per la produzione di legno e non (arboricoltura da legno, castanicoltura, sughericoltura, pinete da pinoli);
– all’elevata incidenza di fattori di degrado dei sistemi forestali come incendi boschivi e pascolo brado eccessivo ed incontrollato;
Utenti finali
1. Soggetti che hanno parte attiva nella gestione forestale alla scala di riferimento:i) proprietari privati e loro associazioni, o altri soggetti delegati alla gestione dei boschi di proprietà privata; ii) gli enti competenti dell’amministrazione dei patrimoni forestali di proprietà pubblica; iii) le imprese boschive.
2. le Amministrazioni pubbliche responsabili della programmazione forestale regionale e della disciplina in materia forestale; queste potranno usare lo schema come supporto tecnico-scientifico per l’aggiornamento della legislazione forestale e per una migliore finalizzazione delle misure alla gestione forestale nel quadro della programmazione regionale.
3. FSC-Italia e PEFC-Italia che potranno adottare gli standard SAM, in cui si “riconoscono”, all’interno dei propri schemi di certificazione. Organizzazione dei contenuti
Il documento SAM è articolato in due sezioni principali:
– Standard generali, un insieme di requisiti di base ritenuti imprescindibili per una corretta gestione forestale; gli standard generali fanno capo a quattro Aree Tematiche (AT).
– Standard tematici, indicano modalità operative nella pianificazione e realizzazione degli interventi coerenti con «criteri» di sostenibilità specificatamente formulati per lo scenario gestionale dei boschi appenninico-mediterranei; tali criteri fanno capo a sei Aree di Approfondimento Tematico (AAT 1-5 e 7). I requisiti di buona gestione forestale dei popolamenti specializzati sono riuniti sotto un’Area di Approfondimento Tematico specifica (AAT 6). Ciascuna AAT è ulteriormente strutturata al suo interno, sotto il profilo dei contenuti, in una o più di Aree Tematiche (AT).
Formulazione degli standard
All’interno di ciascuna Area Tematica, i requisiti di buona gestione forestale sono espressi attraverso standard; obiettivo dello standard è dare chiare indicazioni operative alla gestione forestale su come recepire nella pianificazione forestale e nei diversi aspetti della gestione forestale operativa (selvicoltura, utilizzazioni forestali, formazione professionale e tutela dei lavoratori forestali, strategie di marketing, ecc.) i criteri di sostenibilità delle diverse AAT.
Lo standard è formulato secondo la seguente struttura:
INDICATORE
è il contenuto minimo dello standard; esprime in forma di requisiti le indicazioni operative alla gestione forestale
Es. Il tasso di utilizzazione legnosa non supera, nel medio periodo, il saggio naturale di incremento della massa legnosa.
VERIFICATORE
è un elemento facoltativo dello standard e viene utilizzato:
– per esemplificare modalità di gestione forestale coerenti con quanto enunciato dall’indicatore
– specificare indici, osservazioni o documentazione atti a valutare o verificare quanto enunciato nell’indicatore
Es. Tasso di utilizzazione nelle fustaie espresso come:
Massa legnosa asportata annualmente/incremento corrente di massa legnosa
VALORE ORIENTATIVO DI RIFERIMENTO
questo elemento completa, ove necessario e possibile, la formulazione dell’indicatore o del verificatore prospettando, attraverso valori quantitativi o indicazioni operative, condizioni ottimali di conduzione della gestione forestale.
Es. Massa legnosa asportata annualmente/incremento corrente di massa legnosa<=1
Iter di elaborazione di SAM
Lo schema è il risultato di un processo di discussione cui hanno contribuito diversi soggetti. Il gruppo promotore ha redatto una bozza di standard presentata, diffusa e discussa pubblicamente in incontri organizzati in varie sedi nel corso dell’ultimo anno; è stato anche organizzato presso questo sito web un forum telematico per stimolare la discussione pubblica del documento e facilitare lo scambio di commenti, critiche ed integrazioni allo schema proposto. Attraverso la raccolta sistematica delle opzioni, il gruppo promotore è arrivato alla formulazione di un documento condiviso sotto il profilo tecnico-scientifico, che è stato presentato ufficialmente nel contesto del Seminario IAED “ SOSTENIBILITÀ DELLA GESTIONE DELLE RISORSE FORESTALI APPENNINICHE E MEDITERRANEE” tenutosi il 15 settembre 2004, presso l’Orto Botanico di Roma.